È pronto il primo parco eolico offshore del Mediterraneo: a Taranto è stato inaugurato Beleolico, l’impianto sviluppato da Renexia per produrre energia dal vento. “Un nuovo vento soffia su Taranto”, dicono i vertici della società del Gruppo Toto alla vigilia della cerimonia inaugurale al Molo polisettoriale del Terminal San Cataldo. La sfida è la transizione energetica. A Taranto.
Il parco marino si compone di 10 turbine installate nelle acque del Golfo in un’area di 131mila metri quadrati. Un investimento da 80 milioni di euro che promette ricadute positive in termini ambientali ed energetici. Beleolico, con una potenza di 30 megawatt, sarà in grado di generare energia green pari a circa 58mila megawatt/ora e di coprire il fabbisogno annuo di 60mila persone.
Nell’arco dei 25 anni di vita operativa, consentirà di evitare la produzione di 730mila tonnellate di anidride carbonica. Per Renexia, “Taranto diviene il centro di partenza dell’energia del futuro, pulita e sostenibile, grazie al vento e al mare”: uno dei primi passi in linea con il percorso di sostenibilità ambientale che il Paese sta intraprendendo verso gli obiettivi del Piano nazionale energetico, che prevedono per l’Italia 114 gigawatt di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. L’eolico offshore sfrutta la maggiore forza del vento grazie al posizionamento in mare delle turbine rispetto a un impianto terrestre; inoltre, non consuma suolo.
L’avvio è stato preceduto da una tavola rotonda. Con Riccardo Toto, direttore generale di Renexia intervengono Stefano Ciafani, presidente di Legambiente; Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale, Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico; e l’imprenditore Guido Crosetto. Saranno collegati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; i ministri dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e quello delle Infrastrutture Enrico Giovannini, e il presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè.