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14 Nov, 2022
Posted by valerio.limarossrl@libero.it
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Superbonus: come funzionerà nel 2023

Nel 2023 il Superbonus scenderà dal 110% al 90%, secondo quanto varato dal Governo Meloni: ecco la normativa e tutte le novità sulla maxi-agevolazione edilizia

 

Il Superbonus 110% è la più importante misura a sostegno  del settore edilizio degli ultimi anni. Nata col Governo Conte, è stata protagonista di una vera e propria evoluzione, fino ad arrivare all’attuale Governo Meloni, che lavora già a una revisione. L’incentivo ha sicuramente dato linfa vitale al settore abitativo durante la pandemia, ma allo stesso tempo – a causa di pochi paletti e controlli iniziali – ha portato numerosi problemi, tanto che è stato necessario varare un apposito Decreto Antifrode.

I primi cambiamenti arrivano con la nuova versione della Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza) che viene discussa dal Governo il 4 novembre. Ulteriori novità sono state presentate col Decreto Aiuti Quarter.

Qual è il futuro della maxi agevolazione? Ecco le prime informazioni che trapelano a riguardo.

 

Superbonus 90%: cosa succede nel 2023

 

La prima notizia è legata all’aliquota del Bonus, che nel 2023 scenderà dal 110% al 90% sia per i condomini che per le unifamiliari. Queste ultime devono però essere usate come prima abitazione e i beneficiari dovranno avere un reddito calcolato in base al quoziente familiare che non supera precisi limiti, ovvero 15 mila euro. Il reddito familiare entra in gioco per l’attivazione dei bonus edilizi e quelli superiori a una precisa soglia – che si deciderà nelle prossime settimana – non avranno diritto.

E a tal proposito, c’è un’altra novità: per avere i bonus non sarà più necessario fare l’ISEE – che verrà via via eliminato – ma si parlerà di quoziente per misurare il reddito di una famiglia. Il quoziente si calcola in base al  reddito familiare diviso per il numero di componenti. Questo metodo di calcolo risulterebbe più equo rispetto all’ISEE. Naturalmente per avere informazioni certe si dovrà aspettare la Legge di Bilancio 2023.

 

Cosa prevede ora il Superbonus

 

Il Superbonus è l’agevolazione fiscale legata all’articolo 119 del Decreto Legge 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio. Consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 per l’efficientamento energetico di un’abitazione e si ottiene dimostrando che i lavori agevolati permettono un doppio salto della classe energetica dell’abitazione.

Secondo l’assetto attuale, la misura si interromperebbe nel 2023 per le ville unifamiliari e gli immobili autonomi; mentre rimarrebbe solo per i condomini ma con una progressiva riduzione del beneficio negli anni avvenire: nel 2023 rimarrebbe del 110%, per arrivare al 70% nel 2024 e infine al 65% nel 2025.

Il Decreto Aiuti Quarter cambia le regole: le unifamiliari possono chiedere il Superbonus fino a marzo 2023 a patto che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Quindi, per chiedere il Superbonus per le prime case unifamiliari, il proprietario e richiedente del beneficio deve avere un reddito non superiore a 15 mila euro. Solo così sarà possibile avere il Superbonus 90% fino a tutto il 2023.

 

Superbonus: come rimanere al 110%

 

Il governo apre uno spiraglio: c’è un modo per avere il Superbonus sempre al 110% e non al 90%. Chi presenta la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) entro il 25 novembre 2022 può continuare ad avere l’aliquota al 110% anche per i lavori eseguiti e saldati nel 2023.

Quindi, attualmente il Bonus è bloccato al 110%, perciò chi vuole ristrutturare casa può farlo a un prezzo agevolato.

E per risparmiare ancora di più è possibile scegliere con cura la ditta di ristrutturazioni che si occupi degli interventi.

Fonte:Qual è il futuro del Superbonus col governo Meloni (pgcasa.it)

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